Psicologia dell’età evolutiva

La psicologia dell’età evolutiva studia le aree di funzionamento mentale e i vari processi di maturazione della personalità dell’essere umano e comprende diverse fasi che, a cominciare dal periodo di gestazione, vanno dalla nascita fino ai 18 anni.

Nel corso di questo lungo periodo, il fanciullo non solo è portatore di sue caratteristiche temperamentali ben specifiche e uniche, ma si inserisce all’interno di un mondo in cui l’intersoggettività con coloro che di lui si prendono cura funge da sistema motivazionale di base che guida il bambino nella sua crescita fin dalle prime esperienze.

Durante questo percorso si verificano molte trasformazioni fisiche, emotive, affettive e comportamentali, ed è pertanto ovvio che si possano verificare condizioni di difficoltà, potenzialmente problematiche, come ad esempio crisi di adattamento, disturbi dell’apprendimento, disturbi d’ansia, disturbi della condotta, disturbi da dipendenze, ecc.

Affinché lo sviluppo riprenda il suo corso secondo modalità sane, è pertanto necessario riconoscere eventuali segnali di disagio presenti nel bambino o nell’adolescente per arginarne, con interventi tempestivi e adeguati, possibili prognosi negative.