Disturbi affettivi e dell’umore

Il termine “umore” indica l’insieme delle sensazioni psichiche prodotte dalla nostra attività mentale. Le sensazioni psichiche descrivono lo stato emotivo di una persona.

L’umore ha componenti emotive, cognitive, motivazionali e fisiche, ed è di estrema importanza perché influenza non solo il modo in cui ci sentiamo, ma anche come pensiamo, come ci comportiamo, dormiamo, mangiamo e viviamo. Gli umori e le loro fluttuazioni fanno parte della vita quotidiana: essi condizionano in maniera imponente il nostro stile di vita e la misura in cui affrontiamo e gestiamo i problemi che inevitabilmente ognuno di noi incontra; allo stesso tempo, felicità e tristezza sono normali sentimenti con cui reagiamo agli eventi (piacevoli o spiacevoli) che ci accadono.

I disturbi dell’umore si differenziano dalle normali variazioni dell’umore in termini di durata e intensità: ad esempio è normale provare tristezza e malinconia per la morte di una persona cara, ma lo sarebbe meno se tali sentimenti durassero per anni.

Per quanto riguarda l’intensità invece, se la depressione e la mania sono particolarmente intense, esse possono interferire gravemente con il normale funzionamento della vita, dando alle persone problematiche sul lavoro, nelle relazioni interpersonali, nella cura della propria igiene o nel considerare la vita degna di essere vissuta.

È bene anche ricordare che le fluttuazioni dell’umore sono presenti in molte forme psicopatologiche (come ad es. disturbi di personalità, disturbi dell’alimentazione, disturbi d’ansia, disturbi sessuali, disturbi da dipendenze), senza per questo essere in presenza di un vero e proprio disturbo dell’umore.

Tra i disturbi dell’umore più comuni troviamo:
  • i disturbi bipolari e disturbi correlati;
  • i disturbi depressivi;
  • il disturbo di disregolazione dirompente dell’umore.